DISFAGIA
La nutrizione come alleato della disfagia
La deglutizione è un atto fisiologico che consente il trasporto della saliva, di cibi solidi e liquidi dalla bocca allo stomaco. Una persona, si stima, che deglutisca più di 1.000 volte al giorno. La disfagia si presenta con un rallentamento nella progressione del cibo, un fastidio, l'impossibilità di compiere l'atto della deglutizione in maniera efficace.
Le cause della disfagia possono essere:
Patologie neurologiche come il morbodi "Parkinson", l'alzheimer e altri disturbi neuromuscolari;
Indebolimento della muscolatura della mascella e problemi di dentizione post ictus
Condizioni oncologiche
Reflusso gastro esofageo
Faringiti
Interventi chirurgici che interessano l'apparato testa - collo.
I sintomi della disfagia sono:
senso di soffocamento e colorito cianotico
tosse insistente
difficoltà nei movimenti della lingua
voce gorgogliante
fuoriuscita di liquidi o cibo dal naso
Per gestire al meglio questo disturbo bisgna fornire adeguate quote nutrizionali per prevenire e/o correggere lo stato di malnutrizione/disidratazione e formare in grande il personale di riferimento perchè:
un'adeguato apporto nutrizionale è indispensabile per le performance cognitive e motorie dell'anziano
un'alimentazione priva dei nutrienti fondamentali è correlata non solo alla sarcopenia, ma ad un aumentato rischio di demenza
la disfagia, oltre che a mettere il paziente anziano a rischio di malnutrizione, lo espone anche a eventi acuti quali: dispnea e infezioni polmonari potenzialmente letali in un paziente fragile
le difficoltà nell'alimentarsi comportano un grave danno per la socialità nella persona anziana che tende ad evitare la condivisione dei pasti, privandosi di un fondamentale momento nella vita di relazione.
I rischi nelle strutture di degenza: per eccesso di prudenza e per la mancanza di uno specialista dell'area "deglutizione" si tende a nutrire tramite PEG anche pazienti che potrebbero alimentarsi per OS, recando un grave danno alla qualità della vita.
Per questo si propone un progetto di consulenza e formazione teso ad individuare i pazienti potenzialmente a rischio di sviluppo di infezioni polmonari ab ingestis.
Il progetto prevede due visite mensili del logopedista, che dopo aver compiuto uno screening su tutti gli ospiti che verranno segnalati dal personale della struttura, consiglierà le misure riabilitiative e/o di compenso più adeguate anche in collaborazione con il fisioterapista. Parte in più gli operatori della struttura saranno fromati sulle modalità di somministrazione dei pasti, sull'individuazione dei principali fattori di rischio e saranno supportati da uno psicologo.
Specialisti coinvolti:
Logopedista
Fisioterapista
Psicologo
Progetto da personalizzare per contenuti e costi